Loading...

De Magistris attacca Renzi con un post su Facebook: “Napoli città derenzizzata”

0
566
Napoli città derendizzata
Loading...
Loading...

Napoli città derendizzata

In un lunghissimo post pubblicato sulla propria pagina facebook il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha attaccato su più fronti il premier Matteo Renzi non condividendone affatto l’operato di questi ultimi mesi. Anzitutto De Magistris ha definito Napoli: “Città de renzizzata”. Il sindaco di Napoli premette che ha rispetto per il Presidente del Consiglio e per le istituzioni, ma fatto questo preambolo, non è certo tenero nei confronti del leader del Pd: “Assistiamo con il Governo Renzi ad una consolidata e preoccupante involuzione antidemocratica, un’accelerazione fortemente autoritaria dell’assetto istituzionale, tutta di stampo liberista. Contro le autonomie ed a favore di un centralismo anti libertario”. Ed ancora: “Premier non eletto, nominato dalla casta. Uso bulimico ed abnorme – in violazione della Costituzione – dei decreti legge e del ricorso alla fiducia. Ribaltamento eversivo della Costituzione con l’utilizzo della legislazione ordinaria, a colpi di maggioranza. Attacco al diritto al lavoro con il jobs act, riduzione di diritti e dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. Smantellamento della scuola pubblica. Lottizzazione dei servizi pubblici e di interesse pubblico”. Per De Magistris inoltre il nostro patrimonio culturale e paesaggistico non viene valorizzato come dovrebbe per effetto della spirale perversa del liberismo consumista e degli interessi di lobby, cricche e mafie. Inoltre critica i Governi liberisti che drenano risorse importanti alle comunità locali, quali il welfare, e l’accesso ai servizi. Ed a proposito del Sud che si piangerebbe sempre addosso (recentemente c’era stata anche questa polemica tra Roberto Saviano e lo stesso Renzi) così scrive De Magistris: “Siamo stanchi delle lezioni propagandistiche sul Sud, fatte di superficialità ed approssimazione, basta discriminazioni. Non vogliamo aiuti, solo condotte di giustizia. Noi pensiamo che la liberazione definitiva delle nostre terre giunga da un processo di liberazione messo in atto dai nostri popoli con l’uso collettivo della nostra comunità. Vogliamo Napoli città autonoma, l’agorà del mediterraneo. Lavoreremo per essere autosufficienti, senza più trasferimenti dallo Stato e verso lo Stato.
Abbiamo già votato superamento Equitalia. Abbiamo incassato 50 milioni di lotta ad evasione Made in Naples. Usciremo dal piano di riequilibrio nel quale Governo e Parlamento ci hanno ingabbiato mettendoci tassazioni alte. Decideremo noi imposte e tributi che saranno minori e tutto rimarrà in città.
A Napoli sarà conveniente restare e venire ad investire. Con la nostra creatività creeremo le migliori condizioni per attrarre studenti, investitori, turisti.
Stiamo facendo emergere lavori in nero portandoli nella legalità. Con giovani, precari e disoccupati stiamo creando modalità dal basso di gestione di pezzi di città abbandonati.
Napoli ha grandi capacità economiche di autoproduzione e sarà conveniente lavorare ed investire in città.
Area in cui pubblico e privato possono procedere insieme per il bene comune.
Il popolo deve entrare nel sistema di produzione, del credito e dei servizi. Costruiremo governi partecipati di prossimità nella città di Napoli. A proposito di Bagnoli presentata come un fiore all’occhio in quanto esempio concreto di rinascita e di valorizzazione delle risorse così critica Matteo Renzi: “A Bagnoli, ora, Renzi, dopo anni ed anni di omissioni, sprechi, affari e crimini, quando abbiamo finalmente messo in campo l’azione di rilancio di Bagnoli smascherando anche gli autori dei disastri del passato, invece di dare alla Città le risorse per la bonifica – dovere di Stato trattandosi di un SIN (Sito di Interesse Nazionale ) – ha deciso di commissariare.
Vuole mettere le mani sulla città con le stesse logiche di potere che hanno distrutto parte del nostro Paese. A Napoli non comandano più le segreterie del sistema partitocratico, le cricche, i patti masso-mafiosi, le lobby.
Vogliono aggirare la nostra autonomia e la nostra esperienza colpendoci dall’alto. Vi abbiamo scoperto”.

 

De Magistris conclude facendo un appello alla resistenza: “Di fronte alla violazione della Costituzione, all’occupazione violenta del territorio, all’abuso della legge, all’uso illegittimo del diritto, alle derive autoritarie, c’è un unico rimedio: ora e sempre RESISTENZA.
Sarebbe un delitto morale non resistere”.

Loading...
Loading...